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NU-SOUND Pioneers


Arthur Russell


Alla fine degli anni novanta la fusione totale di stili, generi, strumenti, tecnologie e persone, ha portato molti musicisti (soprattutto giovani) ad intraprendere la strada della House senza confini. A volte bastava un buon dj in grado di veicolare le capacità artistiche di un paio di giovani musicisti e di una brava cantante, per ottenere pubblicazioni di ottimo livello, pur in ambiente House. Molti giovani (e vecchi) musicisti non avrebbero mai avuto queste possibilità seguendo i normali canali discografici. Qualche genio di larghissime vedute aveva già intuito tutto alla fine degli anni settanta e tra la metà degli ottanta ed i primi novanta metteva la prima pietra del futuro sound. Uno di questi è stato il compianto Arthur Russell. Russell stupiva tutti con il suo sound dagli arrangiamenti insoliti e decisamente percussivi mixati in modo estremamente creativo. I primi indizi del suo genio ci arrivarono già nel 1979 con i Dinosaur, ma fu nel 1980 che Russell esplose con il nome Loose Joint, dando vota all’immortale “Is it all over my face”, che fu ballata nei migliori club internazionali. Già nel 1986 con “Let’s go swimming” Russell  navigava a gonfie vele verso il futuro e dieci anni dopo, nel 1996 con l’incredibile “In the light of a miracle” venne consacrato tra i padri del nuovo sound. Una consacrazione che non lo vedrà protagonista di persona, stroncato dall’AIDS nel 1992. “In the light of a miracle” è infatti un rarissimo mix pubblicato postumo dalla Talkin’ Loud che raggiunge quotazioni che vanno ben oltre i 300 dollari. Nel 2004 la Soul Jazz Records ha pubblicato una meravigliosa raccolta dei migliori lavori di Russell intitolata “The World Of Arthur Russell”.



















Greenskeepers 1999


Nel 1999 i due amici d’infanzia James Curd e Nick Maurer, entrambi di Chicago, fondano i Greenskeepers ai quali entro un paio di anni si aggiungono Mark Share,J Dub, Coban Rudish. Dopo un primo E.P. nel 1999, pubblicano il primo vero album nel 2003: "Present The Ziggy Franklen Radio Show", al quale segue "Pleetch" nel 2004, "Polo Club" nel 2006 e "Live Like You Wanna Live" nel 2010.

Il loro sound è pazzesco. Saltano di "palo in frasca" con una efficace facilità che risulta spesso disarmante. Irriverenti e grotteschi, sono capaci di una satira feroce, goliardici e soprattutto divertenti, sono in grado di offrire all'ascoltatore brani decisamente "dance" più o meno House con stili funk, pop e jazz, oppure molto più rock, con evidenti riferimenti ai Talking Heads ed ai Devo. Di ogni lavoro i Greenskeepers realizzano diversi remix dedicati alle piste da ballo, a volte geniali.

















STREET SOUNDS 1981


Nel 1981, il discografico di origini indiane Morgan Khan, fonda in Inghilterra la “STREET SOUNDS”, etichetta specializzata nella nuova musica da ballo, distinguendosi soprattutto per la pubblicazione della lunga serie di complilation omonime divenute un punto di riferimento del settore dance in Europa. La prima compilation, pubblicata nel 1982, comprendeva le Raw Silk, Grandmaster Flash, Inner Life, Kadenza, Peech Boys, North End, Greg Henderson, Dunn & Bruce Street.
















ARTHUR BAKER 1981


Dal 1981 in poi, il dj e produttore americano Arthur Baker influenzerà in modo determinante la scena dance mondiale. Agli inzi con il nome di North End (bellissima la strumentale “Tee’s Happy” del 1982). Ma è con l’avvento dell’Hip-Hop che esplode il suo talento, producendo Afrika Bambaataa, lanciando i Rocker's Revenge, pubblicando diversi singoli a suo nome e remixando Bruce Springsteen, Cindy Lauper ed i pet Shop Boys.

















WEST END 1976


La storica WEST END, nata nel 1976 A New York ad opera di Mel Cheren con l’aiuto di Ed Kushins, dagli inizi degli anni ottanta è stata in grado di rivoluzionare il sound della musica da ballo. Già nel 1981 il segno dei tempi che andavano cambiando si notava nello splendido “Time” degli Stone, dove la funky-disco iniziava una nuova vita.

Il primo episodio della nuova dance

avviene nel 1982, quando viene pubblicato il primo singolo di Raw Silk “do it to the music”, dietro il quale si celava Beirt Reid, il pilastro dei Crown Heights Affair. La musica diviene raffinata e rallenta la media dei BPM. Il secondo singolo di Raw Silk è ancora più raffinato ed elegante. Si tratta di “Just in time”, pubblicato nel 1983. Nello stesso anno la West End pubblica un vero gioiello electro-funk: “Another Man” di Barbara Mason. La nuova strada è completamente spianata.
















ACID JAZZ 1987


Dalla prima metà degli anni ‘80, la “disco” ha subito sostanziali trasformazioni. Dalla vecchia “disco” sono nati nuovi stili e nuovi generi, dal funk al jazz in modo “patinato” e molto ballabile. Ecco allora esplodere in UK nel 1987 la “ACID JAZZ”, fondata dal Dj Gilles Peterson e da Eddie Piller. l’etichetta pubblica i primi lavori di Galliano, James Taylor Quartet, Jamiroquai.
















New Jack Swing  1988


Il New Jack Swing nasce alla fine degli anni ottanta (pare il 1988) propagandosi fino alla metà degli anni novanta. Si tratta del perfetto equilibrio ottenuto con la fusione di Gospel, Soul, Dance e soprattutto il Gospel moderno. Tra i migliori del genere troviamo Teddy Riley e i Guy, Jodeci, Keith Sweat, BellBiv DeVoe, Boyz II Men, Levert e molti altri. A consacrare il nuovo stile

ci ha pensato Michael Jackson nel 1992, pubblicando “Dangerous” con la produzione di Teddy Riley. Pare che “New Jack Swing” sia stato coniato dal filmaker e sceneggiatore, nonché ex giornalista Barry Michael Cooper, che nel 1987 scrisse un articolo sul quale si è basato poi per scrivere la sceneggiatura del film di Mario Van Peebles “New Jack City” del 1991.

















LOOSE ENDS 1983


La band londinese fu originariamente formata dal musicista Steve Nichol nel 1981 come Loose End. Agli inizi i pezzi erano frutto dei fratelli Amoo, i pilastri dei Real Thing. Dal 1983 la band perfeziona il nome in Loose Ends ed inizia una produzione propria insieme alla cantante Jane Eugene ed al chitarrista Carl “Macca” McIntosh.

Il primo singolo pubblicato fu “Emergency (dial 999)” , prodotto dal musicista di Philadelphia Nick Martinelli.

Segue nel 1984 “Tell me What you want” e nel 1985 probabilemente  il maggior successo della band: “Hangin’ on a string” dall’album “So where are you?”.

La musica dei Loose Ends, soprattutto in “So where are you?” risulta molto “americana”, una caratteristica che emerge soprattutto nelle ballate, merito forse della sempre perfetta produzione di Martinelli e perfettamente in equilibrio tra soul, disco, funky e jazz.


















TALKIN’ LOUD 1990


Gilles Peterson lascia la Acid Jazz records e fonda nel 1990 la TALKIN’ LOUD (omaggio a James Brown) dove l’hip-hop, il soul e il funk si mescolano intelligentemente al jazz, dando vita al miglior “Acid Jazz” inglese. L’etichetta viene ricordata soprattutto per il forte legame con i Galliano e gli

Incognito.



















RAP ( discografico) 1979


Dopo le prime pubblicazioni del 1979 il Rap conquista definitivamente le piste da ballo mondiali. Ne è la prova il gigantesco successo del 1982 “ The Message”, ad opera di Grand Master Flash feat. Melle Mel & Duke Botee.

Per il grande pubblico la prima pubblicazione "commerciale" (quindi in vendita) del rap è rappresentata dal fortunato (ma molto meno dal punto di vista legale) "rapper's delight" della Sugarhill Gang di Sylvia Robinson.

La storia ci racconta che non è andata così, vista la pubblicazione (di poco precedente) del tiratissimo e completamente originale Fatback Band - King Tim III (personality jock) mix 12" USA 1979 (Spring records).

Il "rap" esisteva almeno dal 1977, ma senza pubblicazioni. La Fatback ne era molto attratta e propose ad uno dei rapper più popolari del momento, "King Tim III", di "rappare" un pezzo del loro nuovo album. Non fu affatto un semplice gioco musicale, ma il lancio commerciale e discografico di un genere. Analizzando lo storico discografico si nota che la Fatback Band pubblicò il singolo nel mese di marzo del 1979 come retro di "You're my candy sweet" , mentre la Sugarhill in inverno. Le stesse classifiche USA di allora (Billboard) riportano la Fatback negli hot 40 a settembre, mentre la Sugarhill Gang ci entrò nel gennaio del 1980. Il mix (quindi come singolo) venne pubblicato un paio di mesi dopo l'uscita dell'album che conteneva "King Tim III" a fronte di un inaspettato successo del brano nei clubs. Il brano è strutturato in modo per far sì che il rap si sostituisse interamente a quella che sarebbe normalmente stata la linea vocale cantata. In assoluto, quindi, il primo rap pubblicato ufficialmente e del tutto originale (senza "sample"). P.S. Nel 1978 Ray Parker Jr. con "is this a love thing" include un primo, vero esempio di "rap" come intro del brano.


MASTERS AT WORK 1991


Dalla scena newyorchese l’esordio dei MASTERS AT WORK, il duo formato dai Dj “Little” Louie Vega e Kenny “Dope” Gonzales. La mole di lavoro prodotta dal progetto Masters At Work è impressionante. La musica del duo è spesso fortemente caratterizzata da influenze latine e jazz. Imperdibile la loro rilettura in chiave moderna e soprattutto da ballo di alcuni classici disco, soul, jazz e latini contenuti ad esempio nello storico cofanetto Nuyorican Soul. Insieme ai Blaze hanno fornito nuova linfa vitale alla migliore dance sul mercato.


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